Spesso acquistando un'unità
di memorizzazione USB o un
disco fisso accade che interrogando Windows circa
il quantitativo di memoria a disposizione su quel supporto si ottiene un
risultato inferiore a quello indicato
dal costruttore.
Esempio tipico è quello di un
disco fisso (hard disk) venduto con una dimensione di 500 Gb che
invece risulta per Windows di dimensione
inferiore.
Per spiegare tale differenza
dobbiamo considerare tre aspetti
- Il format
overhead ossia le
informazioni di servizio che Windows
va ad annotare nell'unità al momento della formattazione fanno si che
lo spazio risultante sul disco sia inferiore a quello nominale;
- le modalità con le quali il produttore
della periferica pubblicizza il suo prodotto infatti quest’ultimo
considera 1 KB equivalente esattamente a 1.000 byte, 1 MB a 1.000
KB, 1 GB a 1.000 MB. Sappiamo invece che 1 KB corrisponde solitamente a
1.024 byte, 1 MB equivale a 1.024 KB ed 1 GB è pari a 1.024 MB. Pertanto
i 500 GB nominali indicati dal costruttore di un disco fisso sarebbero in
questo caso equivalenti a 465,66 GB (ossia 500.000.000.000 byte divisi per
1.024, ancora per 1.024 ed ancora una volta per 1.024);
- le shadow copies ossia il quantitativo di spazio variabile destinato dal sistema operativo Windows per la memorizzazione dei punti di ripristino.